Settimo giorno. Con una certa emozione mi alzo, apro la tenda, fuori il sole non è ancora sorto e la luce della luna rischiara la spiaggia e fa brillare l'acqua. Il tratto di mare che affronteremo oggi è probabilmente il più interessante della costa ovest della Sardegna. Come ogni mattina, ormai in modo quasi "automatico", smontiamo il campo e prepariamo i nostri kayak per la navigazione, una leggera brezza soffia da terra e Roberto sempre alla ricerca del vento "issa" subito la sua vela, ma come ogni mattina e poi più volte al giorno si compie il "miracolo": possiamo "comandare" al vento di smettere di soffiare con il semplice gesto di issare la vela......e si procede a "sola" pagaia.
Dopo qualche chilometro raggiungiamo Capo Pecora, confine sud della Costa Verde ed entriamo nel Sulcis. Ci accoglie il golfo del Leone con i paesi di Portixeddu e il borgo minerario di Buggerru, dopo un lungo tratto di spiaggia la costa diventa ripida e rocciosa interrotta soltanto dalla valle che si apre verso il mare dove sorge Buggerru. Sul chiaro "costone" di roccia camminamenti e gallerie ci riportano al passato minerario di questi luoghi.
Capo Pecora
Buggerru
Raggiunta Cala Domestica ci fermiamo per la colazione, è un luogo di grande bellezza, con una certa "riluttanza" salgo in kayak vorrei poter restare più a lungo, ma la sindrome della fretta che pervade questo viaggio non si "arresta" neanche in questa occasione, riprendiamo la navigazione. Porto Sciusciao, la grotta "delle spigole", la grotta "azzurra", è un susseguirsi di situazioni incredibili e il mio pensiero va all'amico Bruno al suo "occhio da geologo" e al suo amore per la "terra".
Cala Domestica
Poi dietro il capo appare in ombra la sagoma scura del "Pan di Zucchero" e subito dopo un'altro importante sito minerario: Porto Flavia e Masua. Mi lascio alle spalle l'isolotto calcareo del "pan di Zucchero" che illuminato dal sole rivela il "segreto" del suo nome. Ci fermiamo per il pranzo in una spiaggia poco più a sud della tonnara di Gonnesa, menù del giorno: cous cous con pesce.
Porto Flavia
Il Pan di Zucchero
Nel pomeriggio, dopo aver pranzato, riprendiamo la navigazione. Alza il vento "finalmente", la morsa del caldo allenta la sua stretta, ma dobbiamo sostituire il disagio del caldo con la fatica di pagaiare controvento, è una brezza tesa che proviene da sud e ci accompagnerà fino a Portoscuso.
La costa continua a sorprenderci con la sua bellezza. Alle 16.00 circa sbarchiamo nella spiaggia di Portoscuso dove passeremo la notte.
Portoscuso
Portoscuso - Porto Tramatsu 06 07 2012.....
è sempre un piacere ripercorrere con voi il Viaggio, bella la tenda per il sole con le pagaie,a presto,ciao
RispondiEliminaCarmine