martedì 31 luglio 2012

S'Ena Arrubia - Spiaggia di Scivu (Piscinas) 04 07 2012

Sesto giorno, sveglia alle 4.30, smontato il "campo" raggiungiamo la riva, il mare è calmissimo e quasi non si riesce a vedere l'orizzonte per la foschia del mattino, il vento completamente assente e naturalmente è già caldo. Davanti a noi il basso profilo di Capo Frasca sembra "sospeso" tra il cielo e il mare.



Ci avviciniamo al capo, sul gps ho inserito i punti di delimitazione della zona "interdetta" alla navigazione, meglio non correre rischi, non incontriamo nessuno esclusa una piccola imbarcazione da pesca che tranquillamente naviga a pochi metri  dalla costa del poligono, forse ci siamo preoccupati troppo.



Superato il capo si alza il vento, una leggera brezza che anima l'acqua immobile e rinfresca i nostri volti. Arrivati alla spiaggia di Torre dei Corsari decidiamo di fermarci per una piccola sosta, dopo circa 15 km. di costa "protetta" dalla "follia" dei "giochi di guerra", ci sentiamo quasi a disagio tra i bagnanti e gli ombrelloni, consumiamo in fretta la nostra colazione e ripartiamo.



La costa è deserta, inaccessibile, ci accompagna severa nel nostro "galleggiare" rivelandoci con "discrezione" la sua bellezza di verde, di roccia e di acqua. 



Ci sorprende dopo chilometri di costa incontaminata "l'incontro" con l'edificio della  colonia di "Funtanazza", realizzata per i figli dei minatori di Montevecchio, ormai abbandonata da anni, monumento all'incuria e all'incapacità politico-amministrativa.



Poi la costa degrada, le rocce lasciano il posto alla sabbia di "Piscinas" con le sue dune e la bellissima spiaggia. Dopo circa dieci chilometri arriviamo a Scivu dove passeremo la notte.


La spiaggia di "Scivu"




Spiaggia di Scivu - Portoscuso    05 07 2012.........

lunedì 23 luglio 2012

Putzu Idu - S'Ena Arrubia (Oristano) 03 07 2012

Quinto giorno di viaggio. L'aria è fresca, il sole ancora non è sorto, smontiamo le tende e ci prepariamo ad affrontare una nuova giornata di mare. Consultiamo le carte (nautiche naturalmente) e decidiamo di fare "tappa" prima di Oristano in loc. Torre Grande dove c'è un campeggio, dobbiamo fare scorta di acqua e cibo.


il sole sta sorgendo dietro "Lollo Beach".....

Issate le nostre vele cerchiamo di sfruttare la brezza di "levante" è una splendida giornata e subito dimentichiamo  il brutto tempo di ieri mattina. Fuori del golfo sulla costa del "Sinis" le onde di "scaduta" s'infrangono "sbiancando" le rive. Ci rendiamo subito conto di non poter spiaggiare per il frangente, così vediamo "sfilare" davanti a noi le bellissime spiagge di riso di Mari Ermi e Is Arutas senza poterci fermare.



La costa è bassa con tratti sabbiosi (riso) e rocciosi, sembra quasi un ricordo lontano il paesaggio aspro e roccioso con ripide ed alte scogliere dei giorni precedenti. Cullati dalle lunghe e dolci onde davanti a noi appare il profilo di Capo San Marco e della torre di Tarros.




Arriva il vento una brezza tesa da ovest - nord ovest, ci svegliamo da questo nostro torpore e spingiamo  i nostri kayak verso il capo, appena superato davanti a noi si apre il golfo di Oristano delimitato a nord da Capo San Marco e a sud da Capo Frasca. Sosta per il pranzo (finalmente), il mare è bellissimo.

il faro di Capo San Marco


Lasciamo alla nostra sinistra le rovine di Tarros e la costa del capo, entriamo nel golfo, sembra un grande lago con le rive basse e sabbiose che dividono il mare dagli stagni di Cabras, quando mancano pochi chilometri da Torre Grande "arriva puntuale" il vento e decidiamo di percorrere altri dieci chilometri per arrivare a S'Ena Arrubia. 

Tarros


In campeggio rifornimento, doccia calda, "bucato" e ottima cena.

il nostro "campo" nel camping a S'Ena Arrubia



S'Ena Arrubia - Spiaggia di Scivu (Piscinas)  04 07 2012.........








  




mercoledì 18 luglio 2012

S'Abba Drucche - Putzu Idu 02 07 2012

Appena sveglio mi rendo conto che il rumore del mare che ha accompagnato il nostro sonno si è intensificato, metto fuori la testa dalla mia tenda, il cielo è nuvoloso ed il mare mosso. Le previsioni che da sabato sera preannunciavano venti da ovest - nord-ovest moderati e mari mossi oggi sembrano aver conferma.


Le condizioni del mare sono ancora accettabili, a riva si è formato un bel frangente, iniziamo a prepararci e aspettiamo di vedere come evolve la situazione. Il mare continua a "gonfiarsi", alla fine decidiamo di partire, ancora adesso, nonostante non si sia creata nessuna situazione di "pericolo", penso che abbiamo preso una decisione sbagliata correndo un'inutile rischio.


Ci prepariamo, giacca d'acqua paraspruzzi PFD,  controllo le cose in coperta, sono pronto, prendo il mare per primo, Roberto mi spinge in acqua, arriva il primo frangente: nonostante avesse già scaricato la sua energia mi travolge, mi rovescio, l'acqua è bassa troppo bassa per "tirare" un'eskimo, con la mano sinistra sento la sabbia e tento un'eskimo con "appoggio" a terra, sono di nuovo pronto e con maggior determinazione affronto il secondo frangente e ancora una volta mi ritrovo a testa in giù, riprovo la stessa manovra e sono di nuovo "fuori" anche se ho perso i pochi metri guadagnati e sono praticamente sulla riva, nuova spinta di Roberto ce la metto tutta riesco a prendere velocità supero il primo frangente e nell'intervallo di calma scarico tutta la potenza della mia pagaia in acqua, arriva il frangente è grande inizio a salire sulla sua cresta sta per rompersi e poi mi trovo sospeso nel vuoto e subito dopo il tonfo della prua che tocca l'acqua, ce l'ho fatta, continuo a pagaiare, sta arrivando un'altro frangente e la cosa si ripete anche questa volta, non so per quale combinazione di "tempo", ma io e il mare siamo "sincronizzati" e riesco ancora una volta a passare, sono fuori. Mi metto a distanza di "sicurezza" dove l'onda non rompe e aspetto Roberto, non riesco a vederlo, passa il tempo e le onde sembrano diventare sempre più grandi, sono preoccupato: è in difficoltà? non riesce a prendere il mare? inizio a pensare ad una possibile strategia da attuare: non posso spiaggiare c'è troppo frangente l'unica possibilità è arrivare a Bosa c'è un porto canale e una parte della spiaggia è ridossata dai venti di maestrale e una volta là cercherò di contattare Roberto poi lo vedo è solo un'istante scompare dietro all'onda poi eccolo di nuovo ce l'ha fatta....


Ci allontaniamo dalla costa, fuori il mare è formato ma le onde sono più dolci, issiamo le nostre vele dobbiamo raggiungere Putzu Idu che si trova dopo Capo Mannu a circa quaranta chilometri da S'Abba Drucche il vento ci aiuta. Passiamo davanti a Bosa, Porto Alabe, la torre di Marinedda, Capo Foghe poi in lontananza ci appare il profilo di Capo Mannu dobbiamo allargarci di più altrimenti non ce la facciamo a passare il capo.




Il tempo passa veloce, ma più ci avviciniamo al capo e più crescono le onde, dobbiamo ammainare le vele non riusciamo a stringer il vento si continua a "sola" pagaia per poter risalire la costa e "superare" Capo Mannu.


Poi in lontananza oltre il capo Roberto vede la vela di un Kitesurf: ci siamo deve esserci una zona "ridossata".....si vede la schiuma dei frangenti, il "kiter" ci viene incontro: attenzione allargatevi di più le onde frangono poco più avanti....seguiamo il consiglio e ci allarghiamo, nel frattempo "sentiamo" la poppa dei nostri kayak sollevarsi, le onde sono incredibilmente alte, non avevo mai visto onde di quelle dimensioni, probabilmente cinque o forse sei o anche sette metri non posso dirlo con certezza,  sicuramente molto meno ma così apparivano ai miei occhi "caricate" dall'emozione e dal punto di vista. Ci lasciamo spingere dolcemente  siamo arrivati a Putzu Idu. Dopo sei ore e mezzo in mare e 37,7 km. finalmente spiaggiamo nella tranquillità del golfo di Putzu Idu. 



Putzu Idu - S'Ena Arrubia (Oristano)  03 07 2012.........







lunedì 16 luglio 2012

Fertilia - S'Abba Drucche (Bosa) 01 07 2012

La notte in campeggio, la cena e la bellissima doccia calda hanno donato al mio corpo nuova energia. Le previsioni per oggi non sono buone: venti da sud in rotazione a sud-ovest con intensità dai 7 ai 10 nodi, questo significa dover affrontare il tratto di mare  (circa 42 km.) che ci separa dalla spiaggia di Cumpoltittu controvento e gli ultimi 25 km. senza alcuna possibilità di "spiaggiare" per riposare.
La mattina non c'è vento, aspettiamo l'apertura del market per fare rifornimento di acqua e frutta, portiamo i nostri kayak in spiaggia e poco dopo siamo di nuovo in mare. Il temuto vento da sud non arriverà e questa sarà una delle giornate più calde di tutto il viaggio.

il campeggio di Fertilia

Oggi è domenica e dal porto di Alghero si "riversano" in mare un'infinità di imbarcazioni a remi, a motore, a vela, gommoni, zattere, sandalini, materassini e tutto quello che può galleggiare, il mare di fronte al porto è "mosso" dalle barche e il rumore dei motori disturba la nostra navigazione. Finalmente fuori dall'incredibile traffico domenicale lasciamo Alghero.



Si alza una leggera brezza da sud: ecco ci siamo arriva il vento, ma è soltanto un momento e torna subito la calma. La costa rocciosa accompagna la nostra pagaiata, il cielo è sereno , ma all'orizzonte alcune formazioni nuvolose ci fanno pensare ad un possibile cambiamento, ci fermiamo sulla spiaggia di Poglina per pranzare, una delle due uniche spiagge in questo tratto di mare l'altra è zona militare.



Riprendiamo il mare, il vento assente e il caldo, nostri compagni di viaggio, hanno deciso di seguirci fino a Bosa. 



Il colore delle rocce, nonostante la luce di mezzogiorno piatta e priva di ombre, è un incredibile mix dal rosso al bianco al verde (presenza di rame?) l'acqua in superficie è calda, bellissima, la pesca abbondante, incontriamo una sorgente di acqua dolce ed alcune grotte, davanti a noi il profilo del capo di fronte all'isoletta della Pagliosa seguito da quello di Capo Marargiu.




Superato Capo Marargiu in lontananza si vede la città di Bosa, siamo quasi arrivati, ci dirigiamo verso la spiaggia di Managu dove avevamo programmato di fermarci, ma una volta arrivati scopriamo che la spiaggia è di ciottoli, piccola ed in forte pendenza, proseguiamo verso Cumpoltittu l'altra opzione per il nostro campo, passiamo Torre Argentina e arrivati a Cumpoltittu ci rendiamo conto che non possiamo fermarci neanche quì,




chiediamo informazioni ad alcuni bagnanti: poco più avanti c'è una spiaggia, con qualche difficoltà "spiaggiamo" sulla roccia liscia e levigata dal mare....finalmente a terra.
Inizio a preparare la cena, Roberto sfiletta il pesce, si alza un vento teso da ovest con raffiche di una certa intensità, chiamo Roberto: andiamo via se alza il mare domattina non possiamo uscire..... poi qualcuno ci suggeriste che poco più avanti c'è la spiaggia (di sabbia questa volta) di un parcheggio attrezzato per camper. Rimettiamo in tutta fretta le nostre cose nei gavoni, in pochi minuti siamo di nuovo in mare si sta già formando un poco d'onda, arriviamo a S'Abba Drucche ci permettono di montare le tende in spiaggia e passare la notte....salvi....con doccia e cena al ristorante, non poteva andare meglio di così......



02 07 2012  S'Abba Drucche - Putzu Idu ..........