lunedì 20 agosto 2012

Portoscuso - Porto Tramatsu 06 07 2012

Ottavo giorno. Dopo una notte praticamente insonne per il rumore della centrale termoelettrica, del porto commerciale e per finire l'incursione in spiaggia delle "ruspe" in piena notte, alle prime luci del giorno abbiamo lasciato la spiaggia di Portoscuso. La bassa costa sabbiosa ci ha accompagnato fino al tratto di mare che divide l'isola di Sant'Antioco dalla Sardegna, entriamo nella "laguna".




Il mare calmissimo, la mancanza di vento, il fondale bassissimo, le alghe affioranti che cercano di "catturare" le nostre pagaie, l'odore di "salmastro" e il tempo che sembra essersi fermato per l'immobilità e l'invariabilità del paesaggio poi finalmente all'orizzonte inizia ad intravedersi la linea della strada che unisce le due isole, le prime case di S'Antioco i rumori del paese, raggiungiamo il mare aperto ed entriamo nel golfo di Palmas. Decidiamo di tagliare il golfo per poter raggiungere Porto Pino e il suo campeggio nel primo pomeriggio.





Il campeggio è praticamente sulla spiaggia, ma non possiamo portare i nostri kayak vicino alle tende li dobbiamo lasciare all'ingresso probabilmente ad una cinquantina di metri dalla piazzola, Roberto ritiene inaccettabile questa soluzione e decidiamo dopo aver mangiato qualcosa e a lungo discusso di riprendere il mare e superare Capo Teulada. Il poligono militare è chiuso ci sono alcune spiagge dove poterci fermare per la notte. 


Nel frattempo il vento ha rinforzato, stimiamo che allargandoci un poco possiamo utilizzare le vele, raggiungiamo e passiamo il capo dopo circa due ore, l'intuizione è stata giusta abbiamo percorso un bel tratto di mare in poco tempo ed abbiamo davanti ancora molte ore di luce possiamo raggiungere Porto Tramatsu.


Capo Teulada

Superato il capo ed entrati nel Golfo di Teulada il vento cala, poi rinforza, gira e ce lo troviamo in faccia con raffiche fortissime, forse dobbiamo cambiare i nostri piani, ci avviciniamo di più alla costa sperando di trovare una zona "ridossata" poi gira di nuovo alle nostre spalle lanciando i nostri kayak verso Porto Tramatsu. Arriviamo al campeggio verso le 19.00.



Porto Tramatsu - Cagliari  07 07 2012..........









lunedì 6 agosto 2012

Spiaggia di Scivu - Portoscuso 05 07 2012

Settimo giorno. Con una certa emozione mi alzo, apro la tenda, fuori il sole non è ancora sorto e la luce della luna rischiara la spiaggia e fa brillare l'acqua. Il tratto di mare che affronteremo oggi è probabilmente il più interessante della costa ovest della Sardegna. Come ogni mattina, ormai in modo quasi "automatico", smontiamo il campo e prepariamo i nostri kayak per la navigazione, una leggera brezza soffia da terra e Roberto sempre alla ricerca del vento "issa" subito la sua vela, ma come ogni mattina e poi più volte al giorno si compie il "miracolo": possiamo "comandare" al vento di smettere di soffiare con il semplice gesto di issare la vela......e si procede a "sola" pagaia.




Dopo qualche chilometro raggiungiamo Capo Pecora, confine sud della Costa Verde ed entriamo nel Sulcis. Ci accoglie il golfo del Leone con i paesi di Portixeddu e il borgo minerario di Buggerru, dopo  un  lungo tratto di spiaggia la costa diventa ripida e rocciosa interrotta soltanto dalla valle che si apre verso il mare dove sorge Buggerru. Sul  chiaro "costone" di roccia camminamenti e gallerie ci riportano al passato minerario di questi luoghi.

Capo Pecora

Buggerru


Raggiunta Cala Domestica ci fermiamo per la colazione, è un luogo di grande bellezza, con una certa "riluttanza" salgo in kayak vorrei poter restare più a lungo, ma la sindrome della fretta che pervade questo viaggio non si "arresta" neanche in questa occasione, riprendiamo la navigazione. Porto Sciusciao, la grotta "delle spigole", la grotta "azzurra",  è un susseguirsi di situazioni incredibili e il mio pensiero va all'amico  Bruno al suo "occhio da geologo" e al suo amore per la "terra".


Cala Domestica



Poi dietro il capo appare in ombra la sagoma scura del "Pan di Zucchero" e subito dopo un'altro importante sito minerario: Porto Flavia e Masua. Mi lascio alle spalle l'isolotto calcareo del "pan di Zucchero" che illuminato dal sole rivela il "segreto" del suo nome. Ci fermiamo per il pranzo in una spiaggia poco più a sud della tonnara di Gonnesa, menù del giorno: cous cous con pesce.


Porto Flavia

Il Pan di Zucchero


Nel pomeriggio, dopo aver pranzato, riprendiamo la navigazione. Alza il vento "finalmente", la morsa  del caldo allenta la sua stretta, ma dobbiamo sostituire il disagio del caldo con la fatica di pagaiare controvento, è una brezza tesa che proviene da sud e ci accompagnerà fino a Portoscuso.
La costa continua a sorprenderci con la sua bellezza. Alle 16.00 circa sbarchiamo nella spiaggia di Portoscuso dove passeremo la notte.




Portoscuso



Portoscuso - Porto Tramatsu  06 07 2012.....